Sono poche e frammentate le conoscenze sugli invertebrati.
Ciò nonostante sono state scoperte diverse specie endemiche della Regione, come i coleotteri Lampyrys vesuvius vesuvius, Dienerella sp., Epuraea sp. sul Vesuvio, gli efemerotteri Choroterpes borbonica e Electrogena calabra, in Cilento.
Diverse sono anche le specie di importanza comunitaria incluse nella Direttiva Habitat, come il gambero di fiume (Austropotamobius pallipes), la farfalla Melanargia di Arge (Melanargia arge). Quest’ultima, fa parte del folto elenco delle specie di insetti legate alle attività tradizionali di pascolo del bestiame allo stato brado.
La fauna ittica di acqua dolce è fortemente condizionata dalla immissioni effettuate a scopo di pesca sportiva, che hanno portato nei nostri fiumi la presenza di numerose specie aliene. Ciò nonostante si descrivono specie di particolare interesse come la Rovella (Rutilius rubilio) e l’Alborella meridionale (Alburnus albidus). Presente anche la lampreda di ruscello (Lampetra planeri) inclusa nella direttiva Habitat.
La fauna di anfibi non comprende molte specie, ma sono presenti tutte quelle caratteristiche della nostra regione biogeografica. Si segnalano il Rospo smeraldino (Bufo viridis), l’Ululone dal ventre giallo (Bombina pachypus), le due specie di Salamandrina dagli occhiali (Salamandrina terdigidata e S. perpicillata), endemiche della penisola italiana, la Raganella italiana (Hyla intermedia).
Anche i rettili contano alcune decine di specie. Da segnalare il transito regolare nei mari prospicienti le coste campane della Tartaruga marina (Caretta caretta), che sporadicamente nidifica. Rarissima e ridotta a poche popolazioni isolate la Testuggine comune (Testudo hermanni). Più diffusa invece la Testuggine palustre (Emys orbicularis). Delle almeno sette specie di serpenti note per la Campania vanno segnalate le presenze del Cervone (Elaphe quatuorlineata) e del Colubro liscio (Coronella austriaca). Non molto comune, infine, la Luscengola (Chalcides chalcides).
La classe degli uccelli è la meglio studiata e conosciuta della Campania. A partire dalla fine degli anni ’70 sono andate infatti moltiplicandosi in maniera esponenziale le pubblicazioni scientifiche riguardanti l’ornitologia campana. L’ultima check-list dell’avifauna della Campania, pubblicata nel 2007 riporta 337 specie, delle quali 143 nidificanti certe, probabili o possibili (Fraissinet et al., 2007).
Diverse decine, infine, le specie di mammiferi presenti in Campania. Davvero notevole la presenza di specie di particolare rilevanza faunistica, quali Lepre italica (Lepus corsicanus), Lupo (Canis lupus) e Lontra (Lutra lutra), in una regione a così alta densità di abitanti. Ampiamente distribuita la Volpe (Vulpes vulpes), mentre sono più localizzate la Martora (Martes martes) e il Gatto selvatico (Felis silvestris).
Interessante anche la chirotterofauna campana, con diverse specie di pipistrelli, alcune anche rare, come, ad esempio, il Molosso del Cestoni (Tadarida teniotis). Particolarmente studiati in Campania sono i Chirotteri (pipistrelli). Si contano infatti numerosi lavori che analizzano la chirottero fauna di varie località campane. Sappiamo pertanto che nel Parco Nazionale del Vesuvio sono presenti 8 specie (Carpino et al., 2009), nel Parco regionale del Partenio 12 specie (Carpino e Capasso, 2008), nel Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano 20 specie (Feola et al., 2008). Molti lavori del prof. Danilo Russo hanno indagato inoltre la chirotterofauna di varie località del Parco regionale del Matese (Russo e Jones, 2000, Russo et al., 2001; Russo et al., 2002).